Il lato A dei vinili obbedisce per sua natura a esigenze commerciali.
Il lato B è pura libertà, è una scelta non condizionata da dinamiche commerciali o discografiche. È la traccia più elaborata, più lenta.
Nell’era dominata dalla musica liquida, vogliamo tessere l’elogio del lato B:
l’elogio delle cose preziose, quasi segrete che vanno scoperte lentamente; e l’elogio della pausa necessaria per passare fisicamente dal lato A al lato B intesa come la pausa tra il primo e il secondo tempo di un discorso, che talvolta può diventare più ricco e interessante.
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